Rifugio pradidali

 
 

LE ASCENSIONI


Campanili e cima di Val di Roda, cima di Ball, campanile Pradidali, cima e torre Pradidali, Pala di San Martino, cima Immink, cima Wilma, e la stupenda cima Canali.


Tutte raggiungibili per le vie normali con difficoltà che arrivano al massimo al 3° grado, o per tutte le altre vie con difficoltà dal 3° al 7° grado aperte da personaggi famosi nella storia alpinistica dolomitica: i pionieri Bettega, Zagonel, Dimai, Rizzi, il bolzanino Langes, i tedeschi Solleder, Rossi, Simon, Wissner, in seguito Castiglioni e Detassis, Franceschini, Soldà fino ai moderni Casarotto e Manolo e le varie generazioni di Guide Alpine che si sono succedute negli oltre cento anni di alpinismo di cui il rifugio Pradiali è stato testimone.


Tra le vie di alta difficoltà spicca su tutte per eleganza la classica fessura Buhl alla Cima Canali, forse la più bella via aperta dal grande Hermann Buhl nella sua carriera alpinistica.

 

PRINCIPALI VIE DI ACCESSO:

 

Gli accessi principali sono dalla Val Canali (Primiero strada verso Agordo), dall'albergo La ritonda dove si lascia la macchina inizia il sent. n° 709 che percorre la bellissima e solare Val Pradidali e in h. 2.30-3.00 conduce al rifugio.

 

Da S.Martino di Castrozza si guadagna velocemente quota con gli impianti di risalita di Colverde-Rosetta, dalla stazione a monte della funivia si scende giugendo in breve al visibile rifugio Pedrotti alla Rosetta, da quì le possibilità sono 2: la più semplice seguendo per un tratto il sentiero n°707 passando poi al 709 si raggiunge e si scavalca il Passo di Pradidali Basso scendendo poi per lo splendido vallone che conduce al rifugio in h2.00-2.30, questo forse è l'accesso più facile e meno faticoso. In caso di nebbia dal Rif. Rosetta è consigliabile il percorso per il sentiero n°702-715, più breve mà presenta una cengia attrezzata dove è consigliabile assicurarsi con cordino.

Foto: archivio APT